E poi c’è l’Acquario
che vive al contrario
in un mare di sogni
diventati bisogni
tutti da soddisfare,
perché se lo immagini
lo puoi realizzare.
Sulla sua barchetta
non segue una rotta
stabilita a monte
da quella gente
che non sa accettare
che esista un ponte
tra ‘dire’ e ‘fare’,
ma vi sia solo acqua,
e una via troppo ardua,
quindi è meglio rinunciare
e lasciarsi trasportare
sulla carta di questa prora
che può affondare
o navigare ancora.
Ma l’Acquario è sereno,
e va come un treno,
perché sa che il mondo
mica è solo rotondo
e sa che quello non è solo un barcone,
perché a guardar sul fondo
c’è la chiglia d’un galeone.
Spostatevi scettici, arriva l’Acquario! Libero e visionario, intento a veleggiare verso ciò che non è ancora stato pensato. La creatività è l’ingrediente per realizzare i sogni, e se da un foglio puoi creare una barca, cosa impedirà alla barchetta di carta di diventare galeone? Benvenuti nell’Era dell’Acquario!